La principale area di attività del Crei riguarda la sostenibilità della filiera lattiero-casearia.
In questo ambito, il Centro promuove e svolge primariamente ricerche scientifiche di base e applicate, sia a livello nazionale che internazionale. Un impegno che viene integrato e arricchito dalla promozione di seminari e convegni, da attività formative e da un’opera di disseminazione e di corretta comunicazione.

Alla base, dunque, vi è un intenso lavoro di ricerca scientifica a favore del settore lattiero-caseario. Ricerca che si declina in alcune sotto-aree:

  1. miglioramento della sanità degli alimenti prodotti o stoccati in azienda e diminuzione della contaminazione da micotossine negli alimenti e nel latte;
  2. monitoraggio delle antibiotico-resistenze;
  3. miglioramento dell'efficienza e del benessere dei bovini da latte;
  4. introduzione e implementazione di tecniche/pratiche agricole sostenibili per la produzione di foraggi volta all'autoconsumo aziendale;
  5. sviluppo dei metodi di precision farming;
  6. associazione tra marcatori genetici efficienza produttiva e riproduttiva, impatto ambientale, tolleranza agli stress ambientali, immuno-metabolici e bio-marcatori di benessere;
  7. analisi LCA di allevamenti di bovine da latte con diversi livelli di benessere animale, e studio delle emissioni individuali di metano di singoli animali mediante indicatori indiretti misurabili sui singoli capi;
  8. analisi LCA negli allevamenti estensivi in alta collina e montagna;
  9. gestione delle deiezioni dal punto di vista agronomico (fertilizzante) e/o la produzione di bio-energie.

 

QUALITÀ DELLA RICERCA: OTTIME POSIZIONI PER GLI SCIENZIATI CREI E PRONUTRIGEN

I ricercatori che afferiscono a Crei e a Pronutrigen, ovvero ai centri di ricerca Invernizzi, occupano posizioni di tutto rilievo nelle principali classifiche relative all’attività scientifica, sia a livello nazionale che internazionale.
 
A cominciare dalla “Valutazione della qualità della ricerca” (Vqr) dell’Agenzia nazionale di valutazione
del sistema universitario e della ricerca (Anvur) che fa capo al Ministero dell’Università e della ricerca, dove risulta che, considerando i singoli Settori scientifico-disciplinari, nel macrosettore delle Produzioni animali (07/G) l’Università Cattolica si è classificata prima in Italia nella valutazione dei ricercatori senior, dei giovani ricercatori e dei senior+giovani. Sempre Unicatt è prima anche nei singoli sottosettori Zootecnica generale e miglioramento genetico (AGR/17) e Zootecnia speciale (AGR19) nella valutazione senior+giovani. 
Ancora, nel macrosettore della Microbiologia agraria (AGR/16), l’Università Cattolica risulta terza per i ricercatori senior e ottava per senior+giovani.
Si tratta di Settori scientifico-disciplinari relativi alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dove lavorano i ricercatori Crei e Pronutrigen.
 
Un’altra valutazione, questa volta stilata in ambito internazionale è data dalla Classifica Stanford, elaborata ogni anno dalla prestigiosa università californiana e che considera il miglior 2% degli scienziati a livello mondiale per settore scientifico-disciplinare, scopriamo che (dati 2021) abbiamo sette ricercatori che afferiscono ai Centri Invernizzi nei settori Microbiology, Dairy and Animal Science e Food Science.

Comitato direttivo

Professor Paolo Ajmone Marsan (direttore)
Professor Erminio Trevisi
Professor Lorenzo Morelli
Professor Antonio Gallo
Dottor Fabrizio Cappa (segretario)
Dottor Angelo Manfredini (direttore di Sede)