Ben sei progetti di ricerca Agrisystem coinvolgono Crei e Cerzoo

Sostenibilità, benessere animale e, in generale, innovazione a 360 gradi lungo l’intera filiera agro-alimentare: ecco, in estrema sintesi, una panoramica dei progetti di ricerca presentati dai dottorandi della Scuola Agrisystem, nell’ormai tradizionale appuntamento di inizio anno.
Tra questi, sei si concentrano sul comparto zootecnico, anche grazie al sostegno del CREI (Centro ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni lattiero-casearie sostenibili) e realizzate al CERZOO, l’azienda agro-zootecnica sperimentale dell’Università Cattolica. Ma vediamo qualche dettaglio di questi progetti.

Stress da caldo e sostenibilità economica
Il cambiamento climatico pone con urgenza il problema dello stress da caldo nelle bovine da latte. Carolina Ferrari, guidata dal professor Paolo Ajmone Marsan, studia come già a livello fetale lo stress da caldo possa influenzare le perfomance durante la vita produttiva delle bovine da latte. Il lavoro sarà condotto grazie ad analisi epigenetiche, che studiano come le condizioni ambientali causino modifiche nel fenotipo finale, poi trasmesse alle generazioni successive. 
Mattia Masseroni, sostenuto dal professor da Antonio Gallo, si occuperà di sviluppare un sistema di monitoraggio avanzato per migliorare l'efficienza nutrizionale e la sostenibilità economica dell'allevamento di bovine da latte. Prima ricaduta sarà l’ottenimento di valori di benchmarking degli indici di efficienza, così da poter valutare oggettivamente l’efficienza di un’azienda rispetto a valori di riferimento, evidenziandone i punti di forza e di debolezza e fornendo indicazioni agli allevatori sulle scelte manageriali per massimizzare le prestazioni produttive e aumentare la redditività aziendale.

Micotossine e metanogenesi
Sempre sotto la guida del professor Gallo lavoreranno Marco Lapris ed Erica Fiorbelli.
In particolare, Marco Lapris si occuperà di un progetto di ricerca per sviluppare un metodo di screening multi-micotossina applicabile a diverse matrici alimentari (foods and feeds) che associato ad un'analisi UHPLC-HRMS Orbitrap possa fornire uno stato del livello di contaminazione. Questo studio è supportato da Gold Standard Diagnostics Trieste, azienda che sviluppa, produce e commercializza a livello mondiale kit diagnostici per l’analisi di contaminanti chimici quali micotossine, residui di farmaci ed ormoni negli alimenti e nei mangimi animali.
Mentre Erica Fiorbelli esplorerà, tramite i principali approcci in vitro, in vivo e in silico, la determinazione e la dinamica di produzione di metano derivante dalla metanogenesi ruminale. La prima fase del progetto si è focalizzata sulla fermentazione in vitro di diverse matrici quali Unifeed, Macroalgae e additivi commerciali per l’inibizione della metanogenesi. In futuro l’obbiettivo è la collaborazione con il team AgroParis tech dell’INRA, che vanta grande esperienza sui modelli meccanicistici dinamici di fermentazione ruminale calibrati su dati in vitro. Tramite i dati in vitro raccolti sarà possibile proporre una validazione del modello al fine di poter stimare una dinamica ruminale e una predizione reale delle emissioni di metano.

Effetto dei lieviti nei vitelli e riduzione delle plastiche in allevamento 
Marta Sfulcini, con tutor il professor Erminio Trevisi, si occuperà di indagare gli effetti della somministrazione di “Saccharomyces cerevisiae fermentation products (SCFP)” sulla salute, il profilo metabolico e le performance di crescita dei vitelli. La supplementazione con SCFP, come riportato in bibliografia, ha come target di azione sia il rumine che il sistema immunitario dell’animale. I risultati hanno evidenziato una maggiore efficienza ruminale nei vitelli che avevano ricevuto il trattamento che li ha portati a ottenere degli incrementi poderali maggiori. Gli effetti sul sistema immunitario sono ancora in fase di analisi.
Carmelo Mastroeni guidato da Antonio Gallo, approfondirà l’utilizzo dei teli a barriera d’ossigeno al fine di migliorare la qualità degli insilati, ridurre il quantitativo di plastiche a livello aziendale, e mitigare l’emissione dei gas serra. Attualmente, Mastroeni sta svolgendo il periodo di ricerca estero presso la University of Wisconsin-Madison, ospite del gruppo del professor Ferraretto.