Lezioni al Cerzoo per gli studenti del primo anno di Agricoltura sostenibile e di precisione

E studenti del secondo anno da podio al Plf student’s travel workshop

Cerzoo, l’azienda sperimentale della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza mette a disposizione le proprie strutture all’avanguardia per integrare la formazione degli studenti della Laurea Magistrale in Agricoltura sostenibile e di precisione.
Già a partire da settembre, un giorno alla settimana gli studenti del primo anno si sposteranno di pochi chilometri da Piacenza per raggiungere la sede del Cerzoo, dove seguiranno le lezioni previste in un’aula appositamente predisposta per la didattica frontale. I ragazzi troveranno inoltre un ambiente per il pranzo e uno spazio per la "ricreazione" con i dispenser automatici di bibite e snack.
«Si tratta di una scelta strategica – ci spiega il professor Erminio Trevisi, Ordinario di Zootecnia speciale e presidente del Cerzoo – soprattutto per alcuni corsi, ad esempio "Fondamenti di zootecnia di precisione". Grazie al contributo Crei – prosegue Trevisi – sono stati installati in Cerzoo i più moderni sensori di Precision livestock farming (Plf) e agli studenti viene così offerta la possibilità, in abbinamento alla lezione frontale, di vedere immediatamente l'applicazione di tali sensori e di poter interpretare i dati di una vera azienda registrati in real-time».

Il Plf student’s Travel Workshop
E sempre gli studenti della Laurea Magistrale in Agricoltura sostenibile e di precisione sono stati i protagonisti di Plf student’s Travel Workshop. L’incontro, giunto alla seconda edizione, si è tenuto nei giorni scorsi a Caserta e ha visto la partecipazione di alcuni allievi del secondo anno, accompagnati dai professori Erminio Trevisi, Antonio Gallo e dai ricercatori Fiorenzo Piccioli Cappelli e Luca Cattaneo.
Momento clou dell’evento è stato il concorso delle presentazioni dei ragazzi, presso la sede centrale del moderno e tecnologico mangimificio Liverini Spa, di brevi ricerche sui temi della zootecnia di precisione: gli studenti Unicatt erano divisi in tre gruppi, due dei quali sono risultati da podio. 

Le ricerche premiate
In particolare, ha raggiunto una prestigiosa seconda posizione il gruppo composto da Elisa Toninelli, Lorenzo Cantarelli, Stefano Madonini grazie alla ricerca "Detection of greenhouse gas emissions (GHG) in dairy cows and effect of the supplementation of 3-Nitrooxypropanol (3NOP) in the typical Grana Padano diet".
Nel dettaglio, gli studenti hanno presentato i primi risultati di una prova tenutasi in Cerzoo testando un integratore alimentare a base di 3-Nitrooxypropanol, in grado di ridurre le emissioni di metano enterico delle vacche da latte. I risultati hanno mostrato che con l’utilizzo della dose minima raccomandata si sono ridotte le emissioni di metano enterico dal 44 al 50%, mantenendo lo stesso livello di produzione di latte e di composizione (inclusa quella in acidi grassi). Senza peraltro modificare la salute e l’efficienza alimentare delle bovine. La prova in Cerzoo è stata condotta grazie all'utilizzo di una delle più moderne strumentazioni Plf (Precision livestock farming) per la misurazione delle emissioni di metano, il GreenFeed, arrivato in Cerzoo due anni fa grazie al finanziamento Crei.
Terzi classificati sono stati invece Pietro Ghiringhelli, Davide Bersellini, Giulia Frassi, Letizia Visini, Sara Derottia, Gianmarco Benedetti "Sensors for early detection of bovine lameness". Gli studenti hanno presentato una review completa sui sensori di Plf utili nell'individuazione precoce di patologie podali. Queste ultime sono infatti la terza causa di perdite economiche nelle aziende di bovine da latte, dopo mastite e inefficienza riproduttiva. Anticipare il più possibile l'identificazione di tali patologie mediante sensori Plf riduce l'intervallo di tempo tra l'insorgere della zoppia e il trattamento, evitando dunque l'aggravarsi delle condizioni. Gli studenti hanno quindi proposto un'analisi ragionata dei principali vantaggi e svantaggi dei sensori attualmente presenti sul mercato.
Infine, da segnalare che Alessandro Frizza ha presentato un lavoro dal titolo: "A rumen device for precision managing of the health status and diet formulation in dairy cows". Frizza ha proposto un interessante approfondimento su un sensore Plf testato proprio nell'estate 2023 nel corso della più recente prova ospitata in Cerzoo, con lo scopo di indagare i pattern di ingestione di bovine esposte a stress da caldo. Si tratta di un sensore ruminale che restituisce in real time la temperatura corporea e l’attività ruminale, inoltre prevede una versione più complessa in grado di misurare anche il pH ruminale, informazioni fondamentali per definire lo stato di salute e di benessere dell'animale.