Sette scienziati CREI al top a livello mondiale

E complessivamente sono quindici i ricercatori in risalto appartenenti alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Tra questi, tutti gli Ordinari DIANA

Si chiama World’s Top 2% Scientists ed è la classifica degli scienziati più citati a livello mondiale. Pubblicata ogni anno dalla Stanford University vede, per il 2022, ben sette ricercatori afferenti al CREI: Paolo Ajmone Marsan, Giuseppe Bertoni, Antonio Gallo, Lorenzo Morelli, Gabriele Rocchetti, Erminio Trevisi e John L. Williams.
Ma allargando lo sguardo alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ai sette docenti appena citati se ne aggiungo altri otto – Paola Battilani, Stefano Amaducci, Luigi Lucini, Luigi Bavaresco, Pier Sandro Cocconcelli, Guendalina Graffigna, Stefano Poni, Vittorio Rossi – per un totale di quindici scienziati.

Si tratta di un ranking che l’Università di Stanford, in California, elabora da anni e con il quale vengono identificati gli scienziati che si distinguono a livello mondiale per autorevolezza scientifica, sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari.
A Stanford utilizzano informazioni standardizzate su alcuni parametri relativi all’impatto dell’attività di ricerca di ogni scienziato estratte dal database “Scopus” (numero di citazioni, h-index, hm-index aggiustato per la co-autorialità, citazioni di articoli in diverse posizioni autoriali) per creare un indicatore composito (c-score). Vengono mostrati separatamente i dati per l'intera carriera e per l'impatto di un singolo anno (2022). Gli scienziati sono classificati in 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard Science-Metrix.

È interessante notare come tutti gli Ordinari del Dipartimento di Scienze degli animali, della nutrizione e degli alimenti (DIANA) siano inclusi nell’elenco. Un risultato prestigioso per Dipartimento e Facoltà, presente nella lista per il terzo anno consecutivo, e che vede un ulteriore miglioramento, se si pensa che nella classifica 2022, i ricercatori presenti nella Top 2%, erano nove, un risultato già allora eccellente.