Un progetto per la riduzione delle plastiche nell’allevamento bovino

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Per Antonio Gallo, docente di nutrizione e alimentazione animale alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica è un primo passo per ridurre i consumi di plastica impiegati nella conservazione dei foraggi

 

Difficile redigere classifiche per problemi così complessi e di ordine globale quali quelli ambientali. Ma se oggi l’attenzione è, giustamente, concentrata sulla riduzione dei gas serra, di grande importanza rimane la questione delle plastiche e dell’inquinamento che deriva dal loro diffondersi nell’ambiente. Per questo l’Università Cattolica, da tempo molto attenta ai temi ambientali, sta collaborando insieme al Centro ricerche produzioni animali (Crpa) nel progetto  "Plastic-Less-Milk-Sustainability – Riduzione dell'uso di materiali plastici impiegati nella conservazione dei foraggi per una produzione sostenibile del latte" che si focalizza sulla riduzione dell’uso di materiali plastici impiegati nell’allevamento zootecnico da latte, e in particolare nella conservazione dei foraggi.
 
«Il progetto è partito da poco tempo – ci spiega il professor Antonio Gallo, docente di nutrizione e alimentazione animale alla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica – e ha un obiettivo preciso: arrivare a ridurre i consumi di plastica impiegati per la conservazione dei foraggi, salvaguardando la qualità fermentativa e sanitaria degli stessi. Stiamo dunque parlando – prosegue Gallo – di teli per la copertura delle trincee degli insilati per le filiere del Grana Padano e del latte alimentare. Un altro task del progetto si occuperà invece di reti di imballaggio dei fieni, per quanto riguarda la produzione di latte dedicato a Parmigiano Reggiano. Si tratta di materiali che possono arrivare a rappresentare sino al 90% della plastica usata in un’azienda zootecnica. Insomma – conclude il professor Gallo – il ridotto consumo di plastica potrà contribuire alla mitigazione della sostenibilità del latte per arrivare alla produzione di foraggi eco-friendly».
 
Il progetto ha preso avvio da un’indagine sul consumo di plastica nelle aziende da latte. Allo scopo è stato creato un Goi (Gruppo operativo per l’innovazione). Capofila è il Crpa di Reggio Emilia e il progetto è realizzato nell'ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 (Tipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura — Focus Area 3°), attraverso azioni per “Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali”. Il lavoro in corso andrà a fornire un quadro dei materiali impiegati e delle quantità interessate. Ma si andrà anche a valutare l’impatto ambientale di questi materiali, e soprattutto verranno testati sistemi innovativi e nuove soluzioni nel campo delle plastiche per la conservazione dei foraggi per la produzione di latte. Ad esempio, saranno valutati su scala aziendale teli “Low plastic content” per insilati che permetteranno una riduzione del 45% del consumo di plastica; così come reti “Low plastic content” o “Plastic-free” per i fieni, con i quali si potrà arrivare all’eliminazione del consumo di polietilene, in particolare per quelli compostabili in concimaia.
Queste innovazioni verranno testate rispetto alla conservabilità dei foraggi, ma anche rispetto allo loro sicurezza e, in generale, alla loro qualità. Verranno peraltro approfonditi altri aspetti, quali la definizione e la sperimentazione di buone pratiche per l’uso di questi materiali, le corrette procedure di  smaltimento o, laddove possibile, del loro reimpiego.
 
Un primo esperimento in atto è stato allestito presso la stalla sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (il Centro di ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni lattiero-casearie sostenibili – CREI). In questo caso sono state messe a confronto due soluzioni alternative: una tradizionale e una innovativa che comporta un uso di plastica ridotto del 45%. Un quantitativo di trinciato integrale di mais destinato all’alimentazione dei bovini è stato “coperto” con film low plastic content a barriera di ossigeno in un caso, e con teli tradizionali in polietilene nell’altro caso. La sperimentazione è in corso e prevederà poi le analisi e la diffusione dei dati che verranno rilevati.