Zootecnia sostenibile e di precisione: a Lucio Passerini il premio per tesi di laurea innovativa in campo agro-zootecnico

“Adattamento immunometabolico nel periparto di bovine con marcatori genetici associati a bio-marcatori di stress” è il titolo della tesi di laurea che si è aggiudicata uno dei premi della sesta edizione dell’AgroInnovation Award, istituito dall’Accademia dei Georgofili e da Image Line.
Autore è Lucio Passerini, laureatosi lo scorso dicembre in Zootecnia sostenibile e di precisione, la Magistrale attiva presso la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza. 
Premiata come tesi di laurea tra le più innovative nell’ambito dell’agro-zootecnia sostenibile, la ricerca di Passerini rientra nel progetto Benelat (http://www.benelat.it/), finanziato da regione Lombardia, avente come obiettivo la definizione di nuove strategie per il miglioramento del benessere animale finalizzate principalmente all’incremento della sostenibilità e della competitività del comparto zootecnico da latte.

In particolare, la tesi di Passerini si è concentrata sul contributo genomico alla risposta allo stress metabolico nelle bovine da latte. I prelievi di campioni biologici necessari per lo studio hanno coinvolto l’azienda agricola Fugazza e l’azienda sperimentale dell’Università Cattolica Cerzoo. Nel lavoro, Passerini è stato supervisionato dal professor Erminio Trevisi, dal professor Paolo Ajmone Marsan e dalla dottoressa Matilde Passamonti.

La capacità di adattarsi con successo alle condizioni di stress è un'esigenza primaria per tutti gli organismi biologici che, a questo scopo, hanno sviluppato sistemi complessi, ampi e interconnessi. In particolare, negli animali, la risposta allo stress è un processo che coinvolge il sistema nervoso e neuroendocrino e influenza funzioni cruciali quali l'immunità, l'infiammazione, il metabolismo e l'attività epatica. Nel corso degli anni la letteratura scientifica ha osservato un significativo grado di variabilità individuale nella risposta allo stress; l’ipotesi indagata nella tesi è dunque che questa variabilità individuale possa essere in parte influenzata dal genoma dell’individuo. In particolare, è stata indagato se la concentrazione ematica di alcune proteine informative sulla risposta allo stress fosse influenzata da marcatori genetici (polimorfismi a singolo nucleotide, SNP). Lo studio ha coinvolto bovine in lattazione medio-avanzata (condizione non-stressante) e bovine nel periparto (condizione di stress metabolico). I risultati hanno mostrato che i livelli ematici di paraoxonase, GGT, zinco e alcalino fosfatasi, marcatori della risposta allo stress ossidativo, della funzionalità epatica e della risposta infiammatoria, sono effettivamente sotto un controllo genetico significativo e molto semplice. Il lavoro raccolto nella tesi ha mostrato come gli studi genomici possano, quindi, fornire informazioni utili per costruire una soluzione a lungo termine per l'adattamento allo stress nei sistemi di produzione animale.