Nei Paesi a basso reddito, quasi tutte le pratiche agricole, comprese le operazioni di pre-raccolta e post-raccolta come l'essiccazione, la decorticazione, la sgusciatura, il trasporto e lo stoccaggio del prodotto sono condotte manualmente. A queste condizioni, in aggiunta alla produttività tipicamente molto bassa, la perdita quantitativa post-raccolta può arrivare al 15% in campo, al 13-20% durante eventuali processi di lavorazione del prodotto e al 15-25% durante lo stoccaggio. Le perdite sono misurabili in termini di quantità, ma anche di qualità (salubrità, aroma, sapore, potere germinativo, ecc.) con una significativa riduzione del valore del prodotto. Soluzioni per mitigare queste perdite sono l’efficientamento della raccolta (che deve essere programmata per ridurre quanto più possibile la sgranatura in campo e/o la proliferazione di eventuali patogeni sul prodotto agricolo) e l'uso di appropriate tecnologie di conservazione.
Grazie a C3S nasce AgroZ bag
Proprio su quest’ultimo punto si concentrano le attività sperimentali di ricerca portate avanti dal progetto C3S. Partendo dal presupposto che una delle fonti alimentari più diffuse al mondo sono i semi e le farine (principalmente da cereali e legumi), si è cercato di migliorare e facilitare la loro conservazione ricorrendo a sacchi tecnologicamente “migliorati” prodotti in Africa, e in particolare in Tanzania. Il sacco AgroZ bag è costituito, infatti, da cinque strati di plastica di cui il secondo è impregnato di un insetticida (permetrina) e quello centrale è impermeabile all’ossigeno, permettendo così il blocco per anossia delle muffe e degli insetti già presenti, oltre all’ingresso di altri insetti dall’esterno e la fuoriuscita delle sostanze volatili odorose delle derrate che attirerebbero insetti e roditori.
E i vantaggi sono tangibili
I vantaggi di una corretta conservazione dei prodotti agricoli (una volta correttamente essiccati) tramite questi sacchi migliorati, rispetto ai sacchi comuni, sono molteplici. Innanzitutto, una più lunga conservazione permette all’agricoltore la possibilità di attendere il periodo dell’anno (tipicamente più lontano da quello di raccolta) in cui il prezzo di vendita sia più favorevole e uno stoccaggio più sicuro garantisce all’utilizzatore un prodotto sano, organoletticamente gradevole e privo di microrganismi batterici e fungini capaci di deteriorarlo e di provocare infezioni intestinali o intossicazioni (micotossine). Inoltre, visto l’impiego di materiali di qualità, pur costando più dei sacchi tradizionali, l’incidenza dell’utilizzo di AgroZ bag sul costo complessivo potrebbe non aumentare di molto; si è infatti verificato che, a patto ovviamente che l’utente li maneggi con attenzione per non danneggiarli, è possibile utilizzare con successo i sacchi migliorati per diverse volte di seguito.